All’indomani della presentazione del nuovo piano industriale di Tim Free to run per il biennio 2024/2026, si conferma la sempre più forte preoccupazione da subito sostenuta già nel suo nascere (orsono due anni fa con l’insediamento come AD Pietro Labriola) da parte di tutte le organizzazioni sindacali del settore, in primis dal segretario generale nazionale della Uilcom Salvo Ugliarolo, unitamente poi alla restante compagine della sua struttura. Preoccupazioni confermate con dati alla mano con il crollo in borsa il giorno 8 marzo del titolo Tim, tanto da dover invocare un CDA urgente per domenica 10 marzo.
Preoccupazione della segreteria regionale della Uilcom Campania Ilaria Vitiello, la quale segue sia Tim che anche una delle attuali principali aziende controllate del gruppo, ossia Telecontact center che conta sul territorio nazionale (attraverso i suoi site presenti in Piemonte, Abruzzo, Lazio, Campania, Catanzaro e Caltanissetta) circa 1600 dipendenti.
” Ciò che ci preoccupa anche dopo un primo confronto tra le parti con il management della capogruppo avvenuto il 29 febbraio, è che al momento continuano a non essere date garanzie e prospettive su piani industriali precisi in seguito alla scissione delle due future società (NETCO E SERVCO) – spiega in una nota la segretaria Vitiello – né sul mantenimento dei livelli occupazionali, né certezze di tenuta dell’attuale intero perimetro occupazionale tra cui la controllata Telecontact e per la quale addirittura si sarebbe chiesto un alto sacrificio di taglio salariale, attraverso una percentuale di ammortizzatore più alta rispetto alle altre omologhe società del gruppo e considerato che la maggioranza dei dipendenti che la compone è inquadrata con contratto part time 50% e 75% e ove la loro età media tra l’altro, se malauguratamente dovesse essere nel futuro esclusa dai progetti di Tim, avrebbe serissimi problemi di ricollocazione nel mondo del lavoro” e conclude aggiungendo
“Pertanto come Uilcom non ci stancheremo fino all ultimo di rivendicare nei confronti di tutto il management dell intero gruppo TIM incluso quello di Telecontact, di avere il CORAGGIO E LA RESPONSABILITÀ di dare oggi più che mai, risposte chiare in nome del Rispetto dovuto a tutte le lavoratrici e lavoratori che da sempre ,con la loro alta professionalità e senso di appartenenza, hanno contribuito negli anni a rendere pietra miliare del settore l’intero gruppo TIM! La lotta per i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori che rappresentiamo, non ci spaventa e mai ci fermerà finché tutte le garanzie invocate, in primis anche al nostro governo e all azienda poi, non saranno realmente tali da non destare più dubbi alcuni!”.