Non una semplice azienda di produzione e lavorazione di limoni IGP, ma una lunga storia di passione che viene tramandata da tre generazioni della famiglia Galano. Nato come un aranceto, nel 1930, la tenuta Galano è cresciuta negli anni e si è poi trasformata in un limoneto che, a oggi, offre un percorso guidato che appassiona ogni visitatore, con il racconto particolareggiato della produzione e della lavorazione dell’eccellenza “gialla” di Sorrento: il limone.
“Del limone non buttiamo via nulla. Dal succo alla buccia. Tutto si lavora e si trasforma per estasiare anche i palati più esigenti”. Così Osvaldo Galano, responsabile del settore agricolo del limoneto insieme al figlio Mario. Al “timone” del laboratorio ci sono invece le due donne della famiglia: Carolina – moglie di Osvaldo – e Giada la più piccola della famiglia Galano. La nuova experience che da quest’anno offre il magico limoneto è il “prezioso” ristorante Lemò, affidato nelle mani del giovane chef Carmine – secondogenito della famiglia Galano – che, a soli 23 anni, ha già l’esperienza matura per esaltare in ogni piatto il gusto unico dei limoni Galano. Un viaggio nel gusto, a chilometro zero, che entusiasma chi varca l’ingresso dell’azienda agricola e ristorante Lemò della famiglia Galano. Il valore aggiunto? Oltre al superlativo limoncello prodotto con i limoni targati Galano è inevitabile non farsi travolgere dal risotto limone e mandorle con aggiunta di salsa di basilico, valorizzato da una spolverata di foglie di limone.
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