L’ambientalista Claudio d’Esposito era stato aggredito violenteme a pochi metri dalla chiesa e solo per aver segnalato talune irregolatita edilizie. E proprio l’imprenditore edile Salvatore Langellotto aveva deciso di punirlo. Poco più di 24 ore fa i carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata, in esecuzione di un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torre Annunziata su conforme richiesta della Procura della Repubblica oplontina, hanno proceduto all’arresto di Salvatore Langellotto, in quanto gravemente indiziato del reato di lesioni gravi, commesso a Sant’Agnello il 26 marzo 2023, ai danni di Claudio d’Esposito, presidente del Wwf Terre del Tirreno. Alla stregua delle indagini, espletate dal Nucleo Investigativo del Gruppo Carabinieri di Torre Annunziata e coordinate dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, come si legge nella nota a firma del Procuratore capo Nunzio Fragliasso, «è emerso che il Langellotto, pluripregiudicato anche per reati di criminalità organizzata, nella data su indicata avrebbe aggredito a calci e pugni il d’Esposito, provocandogli lesioni guaribili oltre i 40 giorni, tra cui la frattura di una costola, a causa di vecchi rancori legati alle numerose denunce presentate in passato dalla vittima, in qualità di presidente del Wwf Terre del Tirreno, a tutela dell’ambiente e del paesaggio della penisola sorrentina, che, ad avviso dell’indagato, avrebbero leso gli interessi imprenditoriali di quest’ultimo nel settore edile».
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