Riapre finalmente al pubblico il museo archeologico “Libero D’Orsi di Castellammare di Stabia”. Il museo è composto da centinaia di reperti rinvenuti dagli scavi dell’antica Stabiae. All’evento inaugurale erano presenti il Ministro della Cultura ,Gennaro Sangiuliano, il Direttore Generale dei Musei, Massimo Osanna, il Prefetto Capo della Commissione Straordinaria di Castellammare di Stabia, Raffaele Cannizzaro, il Direttore Generale del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, la Direttrice del Museo Archeologico di Stabia “Libero D’Orsi”, Maria Rispoli, il Prof. Carlo Rescigno dell’Università degli Studi della Campania ‘Luigi Vanvitelli’. Il Museo, dal 2020 si trova nella bellissima Reggia di Quisisana.
I reperti esposti ammontano ad oltre cinquecento
La collezione archeologica è molto ricca e di particolare interesse. Numerosi sono i reperti di epoca romana rinvenuti nelle ville di otium. I patrizi romani adoravano soggiornare e oziare a Stabiae grazie al clima e al paesaggio fantastico che la città offriva. I reperti esposti ammontano ad oltre cinquecento: tra dipinti murali, arredi marmorei, suppellettili in ceramica e bronzo. Il museo sarà arricchito da percorsi multimediali. L’obbiettivo è di rendere il museo non solo un luogo di conservazione, ma anche un istituto di ricerca interattiva e multimediale. L’allestimento vede per la prima volta riuniti e catalogati i reperti rinvenuti dalle ville di Stabiae. Inoltre, vi verranno aggiunti 125 reperti sottratti ad un ricettatore.