Betsson Sport prosegue con il suo progetto di video interviste ad alcuni giocatori del Napoli; quest’oggi è la volta di Giacomo Raspadori, attaccante della squadra azzurra e della nazionale italiana, che ha conquistato il cuore degli appassionati di calcio, contribuendo alla vittoria dell’Europeo nel 2021 con la nazionale. Il giocatore si è distinto sia in campo sia davanti alle telecamere, condividendo con il brand le sue emozioni durante la discesa in campo al mitico stadio Maradona, un momento per l’attaccante di emozione pura. “È sicuramente un’emozione fortissima perché è uno stadio glorioso dove grandi campioni hanno giocato, sai di essere un vero tempio del calcio dove si può percepire l’amore per questo sport”.
Durante l’intervista, in merito ai rituali pre-gara, Raspadori ha svelato: “La scaramanzia qui si sente tanto. Io non sono particolarmente scaramantico, però per concentrarmi medito ed è diventata una sorta di scaramanzia, lo faccio per trovare il mio equilibrio”. Un momento che ha segnato profondamente la sua carriera è stato quando a soli 21 anni è stato nominato capitano del Sassuolo. “Sicuramente, per quel che riguarda la consapevolezza e l’autostima è stato un momento di svolta, a Sassuolo, quando mister De Zerbi mi ha dato la fascia da capitano e mi ha dato a 21 anni la possibilità di essere capitano di una squadra di serie A’’ racconta con la voce ancora oggi colma di emozione. Paragonandosi a un calciatore del passato, Giacomo cita Di Natale, un’icona del calcio italiano. “Non credo di assomigliarci ancora, ma è la mia aspirazione”. L’ex Sassuolo ha inoltre raccontato il goal più bello segnato a Napoli, sul quale ha riflettuto: “Più bello a livello tecnico, quello in Champions League qui a Napoli; emotivamente invece quello dell’anno scorso contro la Juventus a Torino”. Riguardo alla partita Napoli-Juventus, che l’ha reso protagonista come “l’uomo dell’ultimo minuto”, Raspadori condivide ciò che ha provato: “Sono state emozioni fortissime, perché si sa quanto per noi fosse davvero importante vincere quella partita sia dal punto di vista personale che per tutta la squadra’’, continua poi affermando che “Il mio percorso calcistico ha avuto un momento di grande crescita da quando ho avuto la fortuna di partecipare agli Europei che sono stati per me e per tutta Italia un momento unico. Era la mia prima convocazione, quindi è stato pazzesco”.