La rincorsa del Napoli verso il quarto posto che vorrebbe dire Champions League riparte domenica a San Siro, dove gli uomini di Mazzarri affronteranno il Milan in un test che dirà molto sulle loro reali possibilità. Inutile fare calcoli, servono punti contro tutte le squadre.
Dopo la sofferta vittoria sul Verona, gli azzurri devono ottenerli anche contro le grandi se vogliono rimontare le quattro lunghezze che li dividono dall’Atalanta: il Napoli è settimo a 35 punti, i bergamaschi sono quarti a 39. Una rimonta non impossibile per Kvaratskhelia e compagni, consci ormai che tener palla non basta, servono gol e tenuta difensiva per ricordare un po’ la squadra scudetto.
Regole base che Mazzarri sta infilando nella mente del gruppo, contando anche sul ritorno dagli infortuni di Meret, Olivera e Zielinski. Mazzarri in queste settimane, con una sola partita ogni sette giorni, ha lavorato molto sui moduli e sui ruoli, e dopo il 4-3-3 col Verona sembra orientato domenica a tornare alla cara difesa a tre. I centrali Ostigard, Rrahmani e Juan Jesus a difendere il fortino, con Di Lorenzo e Cajuste sulle fasce e Lobotka e Anguissa pronti a coprire e a trasformarsi in attaccanti all’occorrenza. E’ questo il Napoli che il tecnico pensa per la sfida contro l’undici di Pioli, che molti tirano in ballo come possibile prossimo tecnico del Napoli. Ma domenica Pioli è avversario e i tanti punti di differenza in classifica tra Napoli e Milan vanno colmati con il gioco e il coraggio, contro l’unico club che lo scorso anno dette un dispiacere agli azzurri, eliminandoli dalla Champions. Quest’anno, in un avvio durissimo per gli azzurri, il Milan fu fermato 2-2 in rimonta al Maradona. Resta magro il bilancio degli azzurri contro le prime dieci della classifica: solo sei i punti totalizzati grazie alla vittoria di Bergamo, e ai pareggi contro Milan, Bologna e Lazio. Un ruolino da invertire contando sulla qualità e il coraggio di Kvaratskhelia, Politano e Simeone in attacco, in attesa del ritorno di Osimhen, in finale di Coppa d’Africa con la Nigeria e il cui apporto sarà fondamentale nel lungo finale di stagione