Marco Nonno, neo-coordinatore di Fratelli d’Italia a Napoli, ha rilasciato una dichiarazione controversa riguardo a Benito Mussolini, definendolo uno statista nonostante le gravissime azioni compiute durante il periodo fascista. In un’intervista a La Repubblica, Nonno ha affermato che, valutando l’aspetto storico, Mussolini è stato uno statista durante il suo governo in Italia. Tuttavia, ha anche riconosciuto che sotto il regime fascista furono commesse azioni terribili, come le leggi razziali, che hanno causato enormi sofferenze alla comunità ebraica.
Napoli, Marco Nonno (FdI): “Benito Mussolini fu uno statista”
Nonno ha sottolineato il suo sostegno alla comunità ebraica, affermando di promuovere attivamente una borsa di studio sulla Shoah in una scuola di Pianura, Napoli. Nonno ha chiarito di non considerarsi fascista, nonostante abbia militato nel Movimento Sociale Italiano (Msi) e in Alleanza Nazionale, precursori di Fratelli d’Italia. Ha sottolineato il suo legame con quella che definisce “una destra culturale” che ha avuto origine dal Msi e si è trasformata in Fratelli d’Italia.
“Non rinnego il mio passato”
Il neo-coordinatore di FdI Napoli è stato coinvolto in eventi controversi, incluso un arresto nel 2008 durante una rivolta contro una discarica a Pianura. Nonno è stato condannato per resistenza a pubblico ufficiale, ma sostiene che si sia trattato di una battaglia politica per difendere l’ambiente e contrastare l’influenza della camorra.
Rispondendo alle domande riguardo al suo status all’interno di Fratelli d’Italia, Nonno ha citato l’intitolazione di un’aula al Senato a Carlo Giuliani, morto durante i disordini del G8 del 2001. Ha sottolineato le sue azioni pacifiche durante la rivolta a Pianura, contrapponendole all’episodio di Giuliani. Nonno ha sottolineato di non aver mai commesso atti violenti e ha definito la sua condanna come una questione politica.