Si è aperto da pochi giorni il processo bis per un 42enne, dipendente di una ditta di trasporti, già condannato a due anni (pena sospesa) per il reato di estorsione. Tutto sarebbe cominciato nel 2016 quando una mamma riesce a entrare nella chat di Messenger del figlio scoprendo messaggi intimidatori “dacci i soldi, ti stiamo con il fiato sul collo”. La donna, quindi, decide di denunciare l’accaduto a inizio gennaio del 2017 e partono le dovute indagini. A quel punto scatta l’arresto per due giovani, residenti al Vomero, di cui uno incensurato. Ad avere la fedina penale immacolata è proprio il 42enne ( difeso dall’avvocato Raffaele Attanasio-Pompei) che, pur essendo stato trovato con un quantitativo di marijuana e un bilancino, decide di ammettere le proprie colpe e patteggiare la pena per il solo reato di estorsione.
Ma le vicenda giudiziaria per l’uomo non sembra essere terminata. Alcuni mesi fa, infatti, il 42enne si è visto recapitare l’avviso di conclusioni indagini ed è ritornato a processo con l’accusa di broker per lo spaccio di droga. “Non si tratta di un altro episodio – fa sapere il legale difensore – piuttosto si ritorna al punto di partenza, ovvero al medesimo evento denunciato a inizio 2017 e per il quale l’odierno imputato ha già scontato la sua pena. Abbiamo deciso di procedere con il Rito Ordinario fiduciosi che l’accusa di intermediazione possa cadere, poiché l’imputato non ha mai rivestito tale ruolo”.
A stupire, inoltre, sarebbe stata la testimonianza odierna della mamma che denunciò 7 anni fa gli estorsori del figlio. La donna, infatti, controinterrogata dalla difesa ha dovuto ammettere che il figlio – come riportato anche dai giornali – ha avuto problemi con la giustizia proprio all’inizio del 2017. Il ragazzo è stato accusato di spaccio, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. Arresto avvenuto sull’isola di Ischia.
Vittima che, in effetti, tale sarebbe stata perché minacciata dagli estorsori ma a sua volta accusato di spaccio di droga.
Il processo bis è ancora alle battute iniziali, importante sarà la prossima udienza che si svolgerà presso il Tribunale di Napoli e che vedrà al banco dei testi proprio la vittima di estorsioni.