É morto Akira Toriyama creatore di Dragoonball. Il noto fumettista giapponese si è spento lo scorso primo marzo, ma la notizia è stata diffusa solo oggi. Toriyama è morto a 68 anni a causa di un ematoma subdurale, cioè un versamento di sangue nel cervello dovuto a traumi celebrali passati.
É morto Akira Toriyama creatore di Dragonball
La notizia della morte giunge a una settimana dal decesso effettivo. É stata una volontà della famiglia per elaborare al meglio l’improvviso lutto. Il mondo degli anime e dei manga giapponese è sconvolto, ma non solo. Le sue creazioni, in particolare Dr. Slump (Arale) e soprattutto Dragonball hanno segnato l’infanzia e l’adolescenza di generazioni di giovani.
Toriyama lanciò Dragonball nel 1984
Toriyama lanciò Dragonball nel 1984, un prodotto che ha saputo conquistare anche coloro che non si interfacciano con l’universo manga giapponese. La sua grandezza sta tutta qui, trasportare parte della cultura nipponica al mondo intero. Toriyama pubblicò il primo numero di Dragonball nel 1984, ma il prodotto arrivò in Italia solo nel 1995. Per quel che riguarda l’anime, cioè la trasposizione televisiva, la prima apparizione di Goku e i suoi amici si ebbe nel luglio 1989.
Cordoglio e commozione dai creatori di One Piece e Naruto
I volumi di Toriyama hanno venduto oltre 260 milioni di copie in tutto il mondo. Moltissimi i messaggi di cordoglio dai suoi colleghi/allievi. Su tutti molto significativo è quello di Eiichiro Oda creatore di One Piece: “Con rispetto e gratitudine per il mondo creativo che hai lasciato, prego che la tua anima possa riposare in pace. Che il paradiso sia il mondo gioioso che ha immaginato”. Toccante, anche il ricordo di Masashi Kishimoto, creatore di Naruto: Sono cresciuto con i suoi manga fin dalle elementari, prima con “Dr. Slump” e poi, da bambino più grande, con “Dragon Ball”. Era normale per me avere i suoi manga sempre accanto, come parte della mia vita. Anche nei momenti difficili, l’appuntamento settimanale con “Dragon Ball” mi faceva dimenticare tutto il resto. Per un ragazzo di campagna come me, era una vera salvezza. “Dragon Ball” era semplicemente troppo divertente“