“Come si può definire una società specializzata nel settore se è in quel settore da due giorni?”. Dai banchi della minoranza, in consiglio comunale, a far rumore è la voce della consigliera Teresa Cesarano. Il suo intervento in relazione agli affidamenti diretti da parte dell’amministrazione di Luigi Vicinanza, e in particolare a quello alla candidata di Essere Stabia a sostegno dello stesso sindaco, ha creato non poco imbarazzo nell’assise di Palazzo Farnese con il primo cittadino che ha potuto solo affermare che «farà più attenzione».
La ditta “amica” al sindaco e l’intervento della consigliera Cesarano
Tutto nasce dall’affidamento diretto, da circa 20 mila euro, alla società di una candidata a sostegno di Luigi Vicinanza dell’evento “Il mare restituito”. Nulla di illegale, ma tanto è bastato ad accendere i riflettori sulla vicenda facendo emergere nuovi particolari. Il più importante è che la società in questione avrebbe cambiato il proprio codice Ateco il giorno prima di ricevere l’affidamento.
“Non voglio strumentalizzare la questione, tuttavia corre l’obbligo di chiedere a questa maggioranza di curare meglio la selezione delle aziende esterne – il richiamo della consigliera Cesarano durante l’ultimo consiglio comunale – Corre l’obbligo domandarle se le sembra normale affidare l’organizzazione dell’evento ad una ditta nata nel 2017, che si è sempre occupata di disegnatore grafico di pagine web e che solo il 2 agosto, il giorno prima dell’affidamento diretto, ha cambiato il suo codice Ateco in società che si occupa di pubbliche relazioni e mediazioni? È possibile scrivere che si tratta di un operatore economico specializzato con idonee capacità tecniche e professionali, nonostante l’azienda abbia acquisito questa specializzazione solo il giorno prima?”
Interrogativi lasciati senza risposta, con il sindaco Luigi Vicinanza che sembra quasi cadere dalle nuvole per poi fare mestamente mea culpa sulla “inopportunità” dell’affidamento promettendo più attenzione in futuro.