Volano gli stracci all’ultimo interpartitico della maggioranza, che sfiora la rissa tra un dirigente del Partito Democratico e un noto architetto stabiese. Che fosse destinata a far discutere la scelta da monarca di Luigi Vicinanza era cosa scontata. Ciò che non ci si aspettava, però, è il clima da guerriglia nel quale è avvenuta la riunione di questa sera della coalizione. “Doveva esser l’occasione di appianare le divergenze, di trovare quell’unità invocata da Francesco Dinacci pochi giorni fa. Una missione fallita nel modo peggiore possibile.
Interpartitico: Vicinanza perde le staffe, rissa sfiorata: coalizione spaccata
Accuse reciproche e offese, con “gli stracci che volano” che non sono solo un modo di dire. Il rischio di una rottura definitiva della coalizione di Luigi Vicinanza ancor prima di presiedere il primo consiglio comunale è altissimo in queste ore. “Se sei lì è grazie a noi. L’hai già dimenticato? – l’accusa di larga parte della maggioranza al sindaco – Non erano questi i patti”.
Se fino a pochi giorni fa era abbottonato nella sua proverbiale pacatezza, dopo aver nominato quasi in solitaria la giunta non ha più nulla che lo freni. Questa sera si è scagliato contro la sua maggioranza che sul tavolo gli ha presentato ben 5 candidature per la presidenza del consiglio. Il tutto mentre i suoi fedelissimi osservavano in religioso silenzio, quasi divertiti, le restanti anime presenti quasi azzannarsi.
Ad esser spaccata non è però solo la maggioranza ma anche le forze che la compongono. Il Partito Democratico ha preso nuovamente atto di una spaccatura tra un’area cittadina e il nazionale accusato di aver imposto Luigi Vicinanza a Castellammare, indicato come responsabile della mancata coesione della coalizione. Una rottura nei dem tradotta anche nelle reazioni diverse alla nomina degli assessori, appoggiata da Sarracino e pochi altri. Frizioni interne anche per Uniti per Stabia e Giovanni Nastelli. In forte disappunto con Massimo De Angelis, presentatore della lista, il consigliere comunale starebbe valutando di prendere le distanze.