Come nel più classico dei “m’ama, non m’ama”, il neo sindaco di Castellammare di Stabia Luigi Vicinanza sfoglia la margherita per la composizione della giunta. Un compito arduo, più di quanto si aspettava il nuovo primo cittadino che contava di risolvere in molto meno tempo la questione degli assessori. Così non è stato e oggi, ad oltre un mese dalla sua vittoria alle elezioni comunali, è ancora a lavoro per trovare la quadra.
Il dietrofront di Vicinanza
È stata una campagna elettorale in cui, Luigi Vicinanza, ha più volte ribadito il suo essere “libero”. Una libertà rispetto alla Regione Campania, e ai suoi progetti su Castellammare come il sottopasso, ed una libertà nella nomina della sua giunta politica. O almeno era quello che si aspettava. I fatti dicono hanno raccontato ben altra storia, con diversi passi indietro fatti dal nuovo sindaco pur di risolvere la questione senza scontentare nessuno e tenere in bilico un’amministrazione che già scricchiola, senza ancora riuscirci.
Inizialmente Vicinanza aveva tentato di nascondere le difficoltà e guadagnare tempo dietro “il garbo istituzionale”, affermando che avrebbe comunicato la sua squadra di assessori una volta proclamato il consiglio comunale. Ora che anche i consiglieri si sono ufficialmente insediati a Palazzo Farnese, il sindaco non ha più alcun alibi dietro il quale nascondersi.
Così, dalla giunta politica si è passati in questi giorni alla giunta tecnica, rimuovendo i cosiddetti veti inizialmente posti anche sulla provenienza degli assessori. “Saranno persone stabiesi”, era l’indicazione iniziale che oggi ha lasciato il posto al più classico dei “San Catello amante dei forestieri”.
I primi nomi della giunta
In queste ore, spuntano le prime indiscrezioni sui nomi che potrebbero comporre la squadra di assessori del sindaco per la giunta tecnica. Il primo nome è quello dell’antropologa Annalisa Di Nuzzo, molto vicina all’area che ha “promosso” la candidatura di Luigi Vicinanza a Castellammare. Altri due nomi provengono dal mondo dell’insegnamento e rispondono a Tisbe Ruocco, ex docente del Liceo Severi, e Raffaele di Martino. Tre nomi a cui si aggiungono quelli di Giuseppe Guida, architetto di Vico Equense, e di Luigi Delle Rose, avvocato di Gragnano.