Il progetto di rigenerazione urbana del quartiere Savorito vive una fase cruciale che potrebbe determinarne il destino. Ideato per trasformare una delle aree più problematiche della città, avrebbe dovuto segnare un punto di svolta per i residenti grazie ai fondi del PNRR, ottenuti durante l’amministrazione del sindaco Gaetano Cimmino. Tuttavia, anni di immobilismo hanno bloccato ogni progresso, lasciando ora il progetto in bilico. Le scadenze serrate e l’assenza di azioni concrete da parte delle istituzioni minacciano di far svanire i finanziamenti già stanziati, alimentando dubbi sulla capacità di realizzare quanto promesso.
La demolizione delle vecchie palazzine fatiscenti e la costruzione di 96 nuovi alloggi, tanto attesi dalla comunità, resta ancora un obiettivo lontano. Nonostante la gara per la selezione dei progetti si sia conclusa da tempo, la firma ufficiale del “Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare” (P.I.N.Qu.A.) non è mai arrivata, sollevando il sospetto che i fondi tanto attesi possano andare perduti.
Questa incertezza si inserisce in un contesto già segnato da precedenti delusioni, come il fallimento dei progetti di Housing Sociale e del Contratto di Quartiere. Tali insuccessi non fanno che aumentare il malcontento dei residenti, che si sentono abbandonati e trascurati dalle istituzioni.
Il rischio di perdere i finanziamenti non si traduce solo in un mancato progresso infrastrutturale, ma rappresenta anche un duro colpo per una comunità che da anni attende risposte concrete. Castellammare si trova ora a un bivio decisivo: o si agisce con determinazione per rispettare le scadenze e salvare il progetto, o si accetta l’ennesima occasione mancata, lasciando il quartiere Savorito nell’immobilismo e nell’incertezza.