Sta suscitando grande dibattito l’installazione di un’antenna nel quartiere Annunziatella a Castellammare di Stabia, dove i residenti hanno già espresso il loro netto dissenso. La compagnia telefonica ha seguito l’iter legale presentando regolarmente il progetto al Comune, ma la comunità locale ha sollevato preoccupazioni riguardo ai possibili rischi per la salute legati all’esposizione alle radiazioni emesse dall’antenna.
Castellammare: la protesta e la politica
In risposta all’iniziativa, i cittadini hanno avviato una raccolta firme, riuscendo a ottenere centinaia di adesioni nel tentativo di bloccare il progetto previsto in via Schito, a Castellammare. A sostegno della protesta, ma dietro le quinte, pare sia intervenuto anche un consigliere comunale, eletto con una buona affermazione proprio nella zona dell’Annunziatella.
Dopo aver provato a farsi affidare la vicenda dal Sindaco senza riuscirci, il consigliere avrebbe scavalcato le gerarchie istituzionali e forzato la mano, agendo nell’ombra e incontrando i cittadini. A loro, suoi elettori, avrebbe anche dichiarato: “Non intendiamo concedere il permesso per l’installazione dell’antenna”, affermando di parlare a nome dell’amministrazione comunale, per poi suggerire l’istituzione di un comitato ad hoc.
Un modo di fare che ha creato più di qualche scontento nella maggioranza, che avrebbe visto nell’azione del collega di coalizione una volontà di consolidare la propria posizione agli occhi della comunità del quartiere stabiese. Ciò che appare obiettivo, in questo caso, è però la volontà di interferenza della politica verso le decisioni della parte amministrativa del Comune, che mette in discussione la corretta separazione tra il ruolo politico e quello tecnico all’interno di Palazzo Farnese.