Oltre 3000 adolescenti denunciati per uso e possesso di hashish e marijuana. Il dato preoccupa moltissimo le autorità. Il dato più allarmante è che si tratta di minori, i quali sempre più spesso consumano le cosiddette droghe leggere. Il fenomeno non è certamente nuovo, ma i dati sono in progressivo aumento, ma cosa spinge allora i ragazzini a consumare droghe leggere? Quel che più incide è sicuramente il gruppo, si fuma marijuana perché lo fanno gli altri. Alcuni lo fanno per sentirsi accettati in un gruppo o per vivere dei momenti di euforia. L’uso della marijuana e della cannabis è per i ragazzini un modo per evadere da se stessi, dal mondo. Un buon genitore non accuserebbe il figlio di essere un “drogato”, ma parlerebbe con lui della tematica proponendo soluzioni alternative all’uso delle droghe. Stimolandone la curiosità verso altre attività più sane, certo è che molto incide l’ambiente e le frequentazioni.
I rischi per la salute
Consumare marijuana è dannoso, ma quando a farlo è un giovane il danno si amplia. Secondo gli esperti di neurologia, un ragazzo al di sotto dei 16 anni non dovrebbe mai consumare marijuana, poiché in quella fase il suo cervello è nel pieno dello sviluppo. Purtroppo, però sono sempre di più i giovanissimi che usano droghe leggere e l’età si sta abbassando. L’età media di chi fuma cannabis o hashish per la prima volta si aggira intorno ai 12 anni. Il rischio più grande è quello di sviluppare una dipendenza con tutte le conseguenze che comporta tra cui c’è quella di frequentare ambienti criminali. Ultimamente è emerso che il livello di THC è aumentato moltissimo, si è passati dal 5-6% di 10-15 anni fa al quasi 20% di adesso, questo vuol dire che gli effetti potrebbero essere molto più dannosi. C’è il forte rischio che l’uso delle droghe leggere porti a sviluppare un disturbo psichico.