Approvate all’unanimità le due mozioni presentate nel consiglio comunale odierno per la riapertura delle fermate di Ponte Persica e Castellammare Terme. Un atto, quello dei consiglieri indirizzato all’Eav e al suo presidente Umberto De Gregorio, con la richiesta indirizzata al sindaco Luigi Vicinanza di convocare una conferenza dei capigruppo istituzionale invitando De Gregorio.
Fermata di Ponte Persica
Promotore della prima mozione, il consigliere Pasquale D’Apice, che ha sottolineato l’importanza della fermata di Ponte Persica soppressa nel lontano 2017. “Un’esigenza sentita da studenti e lavoratori, con la stazione di Moregine, presentata come alternativa, che si è rivelata una scelta sbagliata. Ponte Persica è un pezzo importante della città”, si legge nella mozione. D’Apice, nel suo intervento, ha poi aggiunto come negli ultimi anni la città di Castellammare sia passata da sei a tre fermate, con l’amministrazione che “ha il dovere di riparare a quell’errore”.
Fermata di Castellammare Terme
Un concetto poi ripreso dal consigliere Antonio Federico nell’intervento inerente all’altra fermata, quella di Castellammare Terme con una mozione letta dalla consigliera Giusy Amato la quale ha spiegato come la riapertura della stessa possa rappresentare un vantaggio per il comparto turistico e lavorativo, oltre a rappresentare un’ideale soluzione anche dal punto di vista della sostenibilità ambientale.
Il consigliere Federico ha fatto suo l’appello, rivolgendosi poi direttamente ad Eav colpevole di aver “bistrattato il territorio e i cittadini stabiesi penalizzandoli”. L’attenzione, in questo caso, si è concentrata sull’area maggiormente interessata dalla fermata di Castellammare terme, il centro antico. “Questa città possiede una peculiarità importante, ossia l’essere attraversata longitudinalmente dalla rete binaria con sei stazioni per una sorta di metropolitana cittadina. Oggi, invece, risultano chiuse tre di queste: Castellammare Terme, Pozzano e Ponte Persica, privilegiando l’imprenditoria della penisola sorrentina a discapito dei cittadini stabiesi.
Tra i più colpiti quelli della zona antica, ritrovatisi isolati dal resto della città e costretti a subire l’intasamento delle auto in sosta. Strade in cui i lavoratori di Fincantieri sono costretti a parcheggiare lì per la cronica assenza di aree di sosta, tra cui il non utilizzo del parcheggio delle terme per volontà di questa amministrazione. È arrivata l’ora di restituire il mal tolto a questi cittadini stanchi di dover pagare l’incapacità amministrativa per i pubblici servizi”.
Il consiglio “contro” Eav
Non è la prima volta che la città e il consiglio comunale si schierano contro Eav e quelle scelte che, sin qui, hanno penalizzato Castellammare a favore del turismo e l’imprenditoria costiera. Prese di posizione le quali, l’ente che gestisce la circumvesuviana, ha sin qui ignorato.
L’augurio dei cittadini è che questa volta vada diversamente ma, come detto dal consigliere di maggioranza Gino Fiorenza, le promesse non realizzate sin qui da Eav hanno portato l’ente a perdere credibilità agli occhi degli stabiesi che adesso attendono scrupolosi e attenti le prossime mosse.
Decisive potrebbero essere anche le prossime elezioni regionali, ormai alle porte, che potrebbero rappresentare la svolta decisiva sulla questione attraverso il voto e l’assunzione di impegni da parte dei tanti candidati, già all’opera da mesi sottotraccia.