Il consiglio comunale di Castellammare di Stabia ha approvato una nuova mozione contro il sottopasso di via Nocera, ma il vero nodo resta l’assenza delle opere complementari promesse da EAV. Un documento, firmato da maggioranza e minoranza, votato in aula con un chiaro invito al sindaco Luigi Vicinanza. La richiesta è di adottare un atteggiamento più deciso nei confronti della società di trasporti per garantire il rispetto degli accordi. Tra gli interventi più duri, quello del consigliere di Base Popolare, Maurizio Apuzzo, che ha chiesto al primo cittadino di essere intransigente con EAV, affinché Castellammare ottenga quanto stabilito nei precedenti patti istituzionali.
Sottopasso e opere compensative: una storia dimenticata
La questione delle opere complementari non è nuova. Durante l’amministrazione dell’ex sindaco Gaetano Cimmino, il consiglio comunale e la conferenza di servizi approvarono un progetto che, oltre al traforo necessario per il raddoppio dei binari, prevedeva anche una serie di interventi per migliorare la mobilità e la vivibilità cittadina. Tra questi, l’ascensore di collegamento tra piazza Unità d’Italia e la collina del Solaro, la valorizzazione della stazione Stabia Scavi, il camminamento storico da via Grotta San Biagio verso Villa Arianna e la creazione di un parcheggio nella stazione di Pioppaino. L’amministrazione di centrodestra decise di escludere il sottopasso dal progetto e puntare sulle opere complementari, considerate una sorta di compensazione per il disagio del traforo. Tuttavia, ad oggi, di questi interventi non c’è traccia. Nel frattempo, i lavori per il traforo procedono con determinazione. Un’infrastruttura che, secondo molti consiglieri, non porterà alcun beneficio alla città, ma solo ad altri territori.
Le perplessità di De Luca e l’assenza di una visione strategica
Lo stesso presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, in passato aveva espresso dubbi sull’utilità dell’opera di raddoppio dei binari, affermando che avrebbe avuto senso solo in un contesto di potenziamento dell’intera linea ferroviaria fino a Sorrento. Un progetto che, teoricamente, potrebbe beneficiare dei fondi PNRR, ma per il quale non esiste neanche un piano preliminare o di fattibilità. Nonostante queste criticità, EAV ha ignorato le obiezioni, portando avanti il cantiere senza garantire un reale miglioramento del servizio ferroviario.
EAV e il declino dei trasporti a Castellammare
La gestione del trasporto pubblico a Castellammare è motivo di crescente preoccupazione. Negli ultimi anni, la città ha subito la chiusura di tre stazioni fondamentali: Ponte Persica, Antiche Terme e Pozzano. Tra queste, la situazione più grave riguarda Antiche Terme, che non solo serviva lo stabilimento termale, ma rappresentava un nodo cruciale per gli operai della Fincantieri. Nonostante le numerose sollecitazioni, EAV non ha mai preso provvedimenti per ripristinare il servizio, dimostrando, secondo molti, una totale mancanza di attenzione verso Castellammare.
La percezione diffusa in consiglio comunale è che la città venga considerata solo come un’area da sfruttare, senza alcun piano di rilancio o di valorizzazione per i suoi 65mila abitanti. La richiesta avanzata dai consiglieri è chiara. Il sindaco deve farsi valere con EAV per pretendere il rispetto degli impegni presi e garantire che Castellammare non venga ulteriormente penalizzata sul fronte della mobilità e dei servizi pubblici.