Nervi tesi nel cantiere di Velia Ambiente a Castellammare di Stabia. La F.I.A.L. ha annunciato lo stato di agitazione in risposta alla sospensione, ritenuta ingiustificata, di un dipendente della società che gestisce l’igiene urbana in città. Una decisione definita un vero e proprio “sopruso” nei confronti del lavoratore, che si ritrova ora escluso dal proprio impiego senza alcuna retribuzione fino al 2026.
La denuncia arriva direttamente dal sindacato, che in una nota inviata a Prefettura, Comune e Questura ha espresso forte preoccupazione per il provvedimento, giudicato pretestuoso e lesivo dei diritti del dipendente. Secondo la F.I.A.L., la sospensione sarebbe stata disposta sulla base di un riferimento normativo inesistente, il quale non trova riscontro nelle leggi in materia di sicurezza sul lavoro. “Fatto imbarazzante e che sgombra il campo da ogni dubbio – il commento del sindacato che definisce il dipendente – vittima predestinata e non può e non deve essere lasciato solo”.
L’accusa del sindacato: “Atto vessatorio e persecutorio”
Non usa mezzi termini il Segretario Generale della F.I.A.L., Domenico Merolla, che nella lettera indirizzata alle istituzioni stigmatizza la scelta dell’azienda: “Solo chi è animato da intenti persecutori e vessatori non si ferma neanche davanti all’evidenza, può adottare una decisione così drastica, la legge sulla sicurezza e salubrità dei luoghi di lavoro è una Bibbia per le persone perbene che hanno cuore le famiglie dei Lavoratori”.
Il sindacato, oltre a contestare la legittimità della sospensione, chiede un’immediata ricollocazione del dipendente e l’apertura di un tavolo di confronto per discutere la vicenda.
Appello alle istituzioni e possibile escalation della protesta
Il caso è ormai esploso e potrebbe avere ripercussioni su più livelli. Il sindacato ha chiesto un intervento diretto del Comune di Castellammare, affinché venga verificata la legittimità del provvedimento adottato dalla società. Se la situazione non verrà risolta in tempi brevi, la vicenda potrebbe finire anche all’attenzione della Procura della Repubblica.
Nel frattempo, lo stato di agitazione è già stato proclamato. La tensione tra Velia Ambiente e i rappresentanti sindacali è alle stelle e il rischio è che la vertenza possa presto sfociare in una mobilitazione più ampia, con inevitabili ripercussioni sul servizio di raccolta rifiuti in città.