Suda Luigi Vicinanza e non per il caldo intenso che investe la città in questi giorni, ma per la corsa contro il tempo a poco più di una settimana dal primo consiglio comunale. Il nuovo sindaco di Castellammare di Stabia, a distanza di oltre un mese dalla sua elezione, è ancora alla ricerca della quadra per la composizione della sua giunta.
Dopo il dietrofront sulla nomina degli assessori, che inizialmente dovevano essere di stampo politico, il sindaco sperava di incontrare meno difficoltà nella formazione di una giunta tecnica ma così non è stato. In ballo ci sono le promesse pre-elettorali, accordi stipulati pur di tenere insieme la coalizione e che oggi stanno venendo meno, portando alcuni consiglieri ad agire da cani sciolti “abbandonando” le liste con le quali sono stati eletti. Un caos generale nel quale si inseriscono gli scontenti, con la maggioranza che si sfalda e perde pezzi.
La maggioranza di Vicinanza si sgretola
Antipatie, giochi di potere, vecchi sgarbi da rispedire al mittente. Il grande risultato alle urne è stato lo specchietto per le allodole che ha nascosto le fragilità della coalizione. Un gruppo che già dalla sua formazione presenta scricchiolii importanti e che continua, giorno dopo giorno, a perdere certezze.
Una fragilità ben coscia a Luigi Vicinanza già dal momento in cui è stato proposto il suo nome, accettando ugualmente l’oneroso compito. Se per troppa superbia o troppo amore per la città, non è dato saperlo. Quel che è certo è che delle sue sicurezze, oggi, resta ben poco. O forse nulla.
La realtà dei fatti racconta di un Vicinanza in difficoltà, di continui passi indietro mentre si aggroviglia in lunghe riunioni. Alla fine riuscirà ad individuare la quadra, accontentando quante più anime possibili e accettando di perdere, già dopo pochi mesi, alcuni scontenti che potrebbero passare all’opposizione.
Saltato infatti l’accordo tra la lista La nostra Castellammare di Ciro Cascone e Stabia Rialzati, che avrebbero dovuto esprimere insieme il proprio assessore di riferimento, il sindaco accontenterà solo uno tra loro. Restano, invece, sempre tesi i rapporti tra il Partito Democratico e Fare Democratico. In ballo, in particolare, la nomina del nuovo Presidente del Consiglio, carica che da sempre attrae Roberto Elefante ma che qualcuno vorrebbe fosse ricoperta da Lea Iovino.
A mettere d’accordo tutti, o quasi, c’è l’uomo della discordia: Andrea Di Martino. Per mesi ha agito nell’ombra provando a manovrare le pedine della scacchiera, uscendo poi allo scoperto proponendo la figura di Vicinanza come sintesi della coalizione. Un gioco che non è piaciuto a tanti, di una figura che molti ritengono ambigua.
Ex vice di Pannullo che ha poi tramato per il suo scioglimento ed ex candidato sindaco con una coalizione civica in contrapposizione al Partito Democratico. Nonostante questo, è stato accettato tacitamente come braccio destro di Vicinanza in favore della “causa” elettorale. La sua presenza nello staff del sindaco come figura di vertice, con poteri da sindaco ombra, sembrava cosa certa ma ora traballa. Terminata la corsa alle urne, sono in molti a chiedere il suo scalpo e potrebbe essere il dazio da pagare da parte di Vicinanza per trovare la quadra. Per il momento, la difesa del sindaco sulla posizione di Andrea Di Martino tiene. Non si sa, però, ancora per quanto.
Il post sibillino di Dello Joio
Nel frattempo, dopo la sostituzione alla presidenza del Parco Regionale dei Monti Lattari e il flop elettorale. Appena 72 voti raccolti quelli da Tristano Dello Joio, che si è lasciato andare ad un commento sibillino riguardo la nuova amministrazione cittadina. La stessa che appoggiava appena qualche giorno fa.
“Meglio che a Castellammare di Stabia prevederete l’apertura di una Farmacia Comunale convenzionata con il consiglio e giunta comunale, i malesseri saranno tanti!! Vi auguro il meglio per la nostra “Grande Stabia”
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