“La violenza va sempre condannata, senza se e senza ma, soprattutto se si manifesta nello sport stravolgendone i principi e i valori. Ma la punizione inflitta alla Juve Stabia, che impedisce ai tifosi di sostenere la propria squadra in un momento decisivo della stagione, con il club primo in classifica, è ingiustificata e ingiusta”. Così la deputata Annarita Patriarca, coordinatrice provinciale di Forza Italia a Napoli. “I tifosi della Juve Stabia – sottolinea – sono stati vittime di un’aggressione da parte dei supporter della Casertana, e sono stati chiamati a risponderne da soli dalle autorità. E questo malgrado la tifoseria della Juve Stabia si sia sempre caratterizzata per comportamenti e atteggiamenti di grande sportività e correttezza. Non si sono mai verificati incidenti a Castellammare, né allo stadio che io frequento con i miei figli abitualmente, né nelle sue immediate vicinanze”.
“Sbarrare il Menti – rileva – significa infliggere una sanzione che nel contesto attuale colpisce quelli che hanno meno colpe, penalizzando il club e la città. Nessun tifoso della Juve Stabia oggi metterebbe a repentaglio il campionato brillante e vittorioso della squadra per scatenare una guerriglia con altri tifosi. Le responsabilità dei singoli vanno perseguite senza generalizzare e soprattutto senza fare giustizia sommaria, ma le autorità potevano adottare misure intermedie per garantire il corretto e tranquillo svolgimento del match invece di scegliere la soluzione più facile ma al contempo più ingiusta”. “La Juve Stabia e la città di Castellammare devono essere tutelate anche rispetto a possibili, ed eventuali, piani di ritorsione organizzati a tavolino da parte di consorterie tifose avversarie che hanno tutto l’interesse a frenare e danneggiare la corsa dei gialloblu. Lo sport è correttezza e valori sani. Lasciarlo nelle mani di facinorosi e violenti è un errore imperdonabile che le autorità non possono permettersi”. “Quanto poi al solito sistema dei due pesi e delle due misure sbandierati da una certa sinistra, è incomprensibile assistere al balletto di chi in Parlamento invoca il pugno duro e chiede la repressione totale, allarmando e creando tensioni, e di chi stessa parte politica invece, a livello locale, scarica tutte le colpe sulle forze dell’ordine, pur di ingraziarsi gli ambienti del tifo, creando un corto circuito che disorienta e che rende ancora più difficile la corretta gestione dell’ordine pubblico. Queste stesse riflessioni le ho espresse nelle sedi istituzionali, rappresentando tutto il nostro rammarico per le decisioni prese, rimanendo fermi nella condanna di chi ha sbagliato senza però che questo danneggi squadra, tifo sano e città. Come sa il presidente Langella noi di forza Italia siamo, ora come sempre, accanto alla squadra e alla sua dirigenza”, conclude Patriarca.