Giocare le quindici partite che restano fino alla fine del campionato “come se fossero tutte finali perché possiamo rimontare e raggiungere il quarto posto”. Con la consapevolezza tuttavia “che tutti i giocatori devono prendersi la responsabilità e dare il massimo, non solo io”. Così Walter Mazzarri suona la carica in un Napoli che ha di nuovo a disposizione tutta la rosa, compreso Osimhen, e che già domani contro il Genoa vuole cominciare la scalata dall’attuale nono posto al quarto che vorrebbe dire qualificazione in Champions. Dopo il ko contro il Milan non c’è più spazio per le scuse, spiega il tecnico azzurro: “Da oggi – spiega – c’è da pensare solo alla vittoria. Dobbiamo recuperare sette punti dal quarto posto a cominciare da domani, in 15 gare ci sono 45 punti in palio e oggi dico che faremo di tutto per provare ad arrivare quarti. Alla fine della stagione poi posso venire in sala stampa a dire che non ci siamo riusciti ma che ci abbiamo provato. Voglio vedere il massimo impegno a partire da domani, poi l’Atalanta quarta dovrà venire qua, possiamo battere il Bologna, possiamo fare risultati importanti fuori casa. Ma serve fare attenzione dietro e concretizzare in attacco”.
Il ritorno di Osimhen è atteso come una svolta per una squadra che ha segnato solo sette gol nelle ultime otto partite tra campionato e Supercoppa senza il bomber nigeriano che dovrebbe ripartire dalla panchina: “Osimhen – spiega Mazzarri – l’ho sempre sentito al telefono in questo periodo che era in Africa. Ora viene da un lungo viaggio, vediamo come sta per decidere se gioca dal 1′ o se parte dalla panchina. L’ultima volta che è tornato dalla nazionale era spappolato, non stava bene. Al di là che è un fuoriclasse devo anche rispettare chi si allena ogni giorno stando qui”. Il tecnico parla anche della giusta mentalità che serve per segnare: “A Milano – spiega – abbiamo attaccato tanto e preso solo un palo. Creiamo tante occasioni da gol ma ne segniamo pochi, se penso allo 0-0 col Monza mi vengono tanti rimpianti per non aver segnato in tre azioni clamorose. A Milano erano tutti intorno all’area avversaria ma senza tirare, senza entrare a far colpo di testa, le azioni le abbiamo create senza riuscire a segnare. Penso che dipenda dalla lucidità, serve cinismo quando capita l’occasione”. La rosa oggi è al completo, manca solo lo qualificato Juan Jesus, e Mazzarri non esclude di impiegare qualche nuovo innesto: “Traoré – dice – ha finito la mini-preparazione e ha 50-60′ da poter giocare. Vediamo se parte dall’inizio o durante il match, ma è il momento di provarlo. Lui se sta bene è mezz’ala sinistra, il ruolo di Zielinski ed Elmas. Meret e Natan? Natan è stato due mesi fermo, si allena bene da due settimane e sono convinto che è a buon punto e può rientrare. Su Meret devo parlare con il preparatore dei portieri, si è regolarmente allenato da inizio settimana a oggi, e vediamo se è titolare domani o aspettiamo la prossima. Lindstrom? Gioca bene a sinistra ma è il posto di Kvaratskhelia, non è facile farlo giocare”. Ora occhio al Genoa: “Messias e Malinovskyi – conclude – sono due attaccanti forti in un Genoa che ha una rosa importante, sarà un match difficile ma domani il pubblico (attesi 50.000 tifosi) ci daranno un mano per cominciare la rimonta”.