Aveva denunciato di avere subito una rapina, sostenendo di essere stato aggredito da un nordafricano. Un 23enne è stato denunciato per simulazione di reato. I carabinieri hanno scoperto che il giovane era stato sì aggredito e ferito con un coltello ma non per le ragioni da lui indicate e neanche nelle modalità da lui spiegate.
Le indagini e la dinamica ribaltata
Per ricostruire la dinamica dei fatti, i carabinieri sono partiti dalle dichiarazioni del giovane e hanno visionato ore di immagini delle telecamere di videosorveglianza per capire cosa fosse accaduto in via Cavalleggeri d’Aosta, dove il giovane sosteneva di avere subito la rapina. Hanno così capito che qualcosa non andava nella ricostruire offerta. A ciò si aggiunga che il giovane, a ogni interrogatorio, modificava qualche aspetto della storia. Alla fine il 23enne ha ammesso la verità, spiegando di avere litigato con la madre per futili motivi e che era stata la donna a colpirlo con un coltello al braccio. Per non mettere nei guai la donna aveva inventato la storia della rapina.