Minacce di morte al giornalista Vincenzo Iurillo de Il Fatto quotidiano, arrestato l’imprenditore “benedetto” Salvatore Langellotto. Una seconda misura cautelare è stata eseguita nei confronti del pregiudicato, già sotto inchiesta per l’aggressione nei confronti di Claudio d’Esposito presidente del Wwf Terre del Tirreno, avvenuta il 26 marzo del 2023. Ed è proprio questo episodio che avrebbe generato una serie di situazioni a rischio per il giornalista Iurillo, “reo” di aver fatto il suo lavoro riportando la cronaca degli avvenimenti. Articoli di giornale che avrebbero infastidito l’imprenditore Salvatore Langellotto, pluripregiudicato anche per reati di criminalità organizzata, deciso a zittire in ogni modo il giornalista de Il Fatto Quotidiano.
Le minacce al giornalista
Nella nota della Procura si legge: «…Salvatore Langellotto avrebbe in più occasioni minacciato, molestato e intimorito il giornalista lurillo, cagionandogli un perdurante e grave stato di ansia e di paura, al punto tale da ingenerargli un fondato timore per la propria incolumità. Le condotte persecutorie del Langellotto nei confronti dello lurillo sono iniziate nell’aprile 2023. L’indagato avrebbe minacciato il giornalista intimandogli di stare attento a ciò che scriveva. Minacce continuate nell’ottobre 2023 quando Langellotto avrebbe minacciato Iurillo dicendogli “eccolo lo scrittore ma agli scrittori certe volte tagliano la testa”, e proseguite in data 17 gennaio 2024, durante li servizio del programma televisivo delle “lene”, avente ad oggetto la nota vicenda della benedizione dei camion riconducibili al Langellotto, sul sagrato della chiesa dei Santi Prisco ed Agnello del Comune di Sant’Agnello, avvenuta il 30 dicembre 2023. Nell’occasione l’indagato avrebbe affermato, con tono minatorio, “dite al buon lurillo che pensasse ai guai suoi, ai suoi scheletri nell’armadio e a chi era socio suo padre”. Atti persecutori che sarebbero culminati nell’episodio del 20 gennaio 2024 quando il giornalista sarebbe stato inseguito dal Langellotto e da altre due persone sin dentro una farmacia di Sant’Agnello, nella quale la vittima avrebbe trovato rifugio, facendo intervenire la Polizia di Stato, al cui arrivo il Langellotto si sarebbe allontanato».