Simeone vuole tornare al gol, Kvaratskhelia vuole prendere definitivamente in mano la squadra, Zielinski vuole esserci negli ultimi mesi prima dell’addio. Entrano in gioco anche diverse motivazioni personali nel Napoli che si prepara al match di domani a San Siro, contro un Milan non sempre perfetto ma che finora è davanti agli azzurri di 10 punti, avendo giocato una partita in più. Rossoneri dunque lontani in classifica per la squadra di Mazzarri, che però sa di avere una carta da giocarsi per sentirsi di nuovo una squadra al top e dare un’accelerata nella rincorsa alla Champions.
Il tecnico azzurro non parla oggi, alla vigilia della partita. L’obiettivo è mantenere la concentrazione dei suoi e anche il silenzio nei confronti di Pioli, che non sa bene che Napoli aspettarsi. In primo piano c’è Kvaratskhelia: la star della fascia, dove però è ora super controllato, ha imparato a brillare anche al centro, alle spalle della prima punta, dove Mazzarri è tentato di schierarlo a Milano, lasciando meno isolato Simeone in mezzo alla difesa avversaria. Gli assist per l’argentino infatti sono pochi e non servono oggi, i consueti cross per la testa di Osimhen, assente. Simeone ha voglia di tornare protagonista, in una stagione in cui ha sì giocato, ma finora ha segnato solo due gol, a settembre contro l’Udinese e a novembre contro il Real Madrid, e si è spesso sentito bloccato in panchina tentato anche di lasciare la maglia azzurra. Ora, però, sembra determinato a cogliere la chance per tornare a brillare.
Ma all’argentino servono dialoghi per tirare da dentro l’area e Mazzarri ci pensa, e in questo senso – oltre al georgiano – guarda a Politano e Zielinski. Il primo sta bene ed è pronto a provare l’assist o il tiro da fuori; stesso discorso per il polacco, che a fine stagione saluterà Napoli per andare all’Inter a contratto scaduto, ma che sembra molto motivato a lasciare un buon ricordo di sè alla città e ai tifosi che ama. Insomma, si cercano pallottole da sparare al di là del possesso palla, ma sempre con la consapevolezza che in casa del Milan serve una difesa che regga. Per questo il tecnico schiererà i tre centrali, puntando a centrocampo su Di Lorenzo, Anguissa e Lobotka, capaci di costruire e di frenare sul nascere l’azione avversaria, costringendo i rossoneri a un possesso palla con pochi corridoi da percorrere. Mazzarri è tuttora al lavoro per mettere a punto una squadra che possa funzionare davvero contro un avversario top, a poche ore dall’inizio della partita che si giocherà in contemporanea con la finale di Coppa d’Africa della Nigeria di Osimhen, pronto a tornare trovando un Napoli risvegliato.